Tecnica e Ispirazione
Oggi dobbiamo avere la consapevolezza che le tecniche sartoriali non sono applicabili in toto alla frenesia del consumismo odierno che pretende rapido rimpiazzo di ciò che ieri abbiamo desiderato.
Vogliamo quindi conciliare tecniche sartoriali e industriali, artigianato e fast fashion per portare equilibrio tra l’antica pazienza dell’hand made e la necessaria celerità di realizzazione, fra tradizione e innovazione, tra sogno e mondo reale.
Seguendo questa ispirazione incontriamo le tecniche del passato. Tra molte ricordiamo il crochet, lavorazione manuale della lana ai ferri, ricami fatti a mano, messa in forma dei cappelli sul legno.
Possiamo allora parlare di fusione tra la storia del costume e la modernità. Il connubio non è solo tra sfaccettature della moda ma tra la moda stessa e le altre arti: pittura, stampa, grafica, fotografia.
Lo Stile della Sobrietà
Sono sobrietà ed eleganza i cardini fondamentali dell’idea di stile di fondo del brand.
“L’abito non deve cambiare o sovrastare chi lo indossa ma valorizzarne la bellezza unica naturale innata.
Come un’architettura è rispottosa del contesto urbano in cui è inserita, un abito non può non tener conto della persona che lo abita”.
“L’eleganza è sempre e ovunque. Non dovrebbe esistere una regola che detta cosa posso indossare e quando, ogni abito è perfetto nel momento in cui riflette l’idea che ognuna ha di sè stessa”.
Come ci ricorda il regista spagnolo Almodovar “una es màs auténtica cuanto màs se parece lo que ha soñado de si misma”
La Stilista
E’ con la passione per la moda che la fashion designer Anna Venchiarutti cresce a Crema tra i segreti delle nonne, una sarta e una modista, tra gli abiti che fin da piccola amava realizzare.
Dopo gli studi superiori la sua strada verso il mondo del fashion design comincia a prendere forma. Dapprima la formazione come modellista seguendo un corso tenuto da Gianni Marangoni e successivamente lavorando per numerose aziende.
Decisa ad ampliare il suo bagaglio di competenze specializzandosi come sarta e modista.
Rimane l’interesse vivo per l’arte e per la storia della moda che da sempre accompagna l’ideazione dei capi, ma è il processo di lavorazione ad affascinare la stilista. Seguendo tutte le fasi della realizzazione dei prototipi l’abito nasce dalle mani di Anna attraverso il figurino, il cartamodello, la confezione, le lavorazioni artigianali e manuali.
A seguito dell’esperienza lavorativa e della maturità personale, Anna dà vita al progetto irEne il cui nome e logo nascono da quelli dei figli, Irene ed Enrico.
Dalla lavorazione artigianale, al rapporto diretto con il cliente, dalla comunione con le arti al rispetto per l’ambiente in un’ottica ecosostenibile, il progetto irEne propone un’esperienza di moda umana alternativa all’automatismo del mercato odierno.